Oppure non ha ancora trovato la chiave giusta per aprire il cuore dei Concierge di Milano?
Il personal shopping è come quell’anima in pena in cerca del suo Hotel adorato che però.. non lo fila minimamente!
Qui a Milano è così… ti presenti al Concierge di un hotel (qualsiasi dalle 3 stelle in su, senza saltarne uno), con tanto di CV, brochure, biglietto da visita, preparata, sorridente, fiera dei tuoi oltre 7 anni di attività e esordisci (più o meno) così:
– Buongiorno, sono una consulente di immagine e personal shopper, parlo 5 lingue e vi propongo i miei servizi per la vostra clientela.
Se preferisci l’approccio soft: chiami, invii una email e attendi che la leggano.
Lui, lei o loro (a seconda di chi c’è al Concierge) ti guardano con sguardo vacuo al limite del “Ecco un’altra invasata che ama fare shopping.. ma – trovati – un – lavoro – serio” e poi rispondono (più sono le stelle, più è vicina la Madonnina, più il tono è seccato ed arrogante):
– Non ce l’ha mai chiesto nessuno, i nostri clienti sanno bene dove andare a fare shopping.
In qualche caso si girano verso il collega – che sta fingendo di essere impegnato – e chiedono: Mmmm.. secondo te ci interessa? (storcendo pure il naso, di nuovo!)
Com’è possibile che i clienti degli hotel più centrali di una metropoli della Moda come Milano non cerchino una personal shopper? Non vogliano qualcuno che li porti in luoghi nascosti della città dove fare shopping mirato, unico o semplicemente non vogliano vagare senza meta per ore nel rischio di non spendere tutti i loro soldi o di tornare a casa con cose che non indosseranno mai o con un regalo sbagliato?
C’è qualcosa che non mi convince.
Ma soprattutto.. perchè un hotel non dovrebbe aver voglia di inserire uno dei servizi più in linea con lo spirito di questa città in cui viviamo.. e rivenderlo.. guadagnandoci?
Io mi sono data queste risposte:
1. Il concierge non ha voglia di “sbattersi” troppo
2. Il concierge non ha ben capito di cosa stiamo parlando e dei potenziali di guadagno
3. Non ho allungato la mancia
4. Forse non sanno che i servizi di cui non si parla non esistono e se non esistono, nessuno li richiede!
5. L’amica o l’amante sono personal shopper
E voi che ne pensate? Siete state più fortunate o fortunati di me con i Concierge di Milano?
Image courtesy of artur84 at FreeDigitalPhotos.net