In Italia, ho notato, tendiamo a non parlare bene, a non svelare i “nostri” trucchi. Mi spiego… tendiamo a non raccontare a quale professionista ci siamo rivolti soprattutto se ha a che fare con qualcosa di molto personale.
Ora, posso capire che non a tutti faccia piacere dire che si vede regolarmente con uno psichiatra (anche se molte persone ne sarebbero sollevate…) ma perchè non parlare di qualcuno che ha avuto un ruolo importante nella nostra vita come uno psicologo, un coach, un nutrizionista, un personal trainer, un … personal shopper?
Un giorno una cliente mi ha raccontato che, quando parlava di me e della sua bella esperienza di consulenza di immagine e personal shopping alle sue amiche, queste la guardavano un po’ stranite chiedendole se:
1. non fosse in grado di fare shopping da sola
2. non fosse in grado di vestirsi da sola
3. se forse stesse diventando un po’ troppo “Fighettina”
Per fortuna E. continua a tornare da me e non perchè non si sappia vestire da sola la mattina o faccia parte delle snob del quartiere, ma per un semplice fatto di comodità (e credo anche per una sana chiacchierata!).
Parlandone mi disse un giorno: ma perchè hanno questa reazione? IO con te vado a colpo sicuro, non butto via i soldi e mi fanno pure i complimenti per come mi vesto… è un’esperienza talmente positiva che vorrei consigliarla a tutti ma sembra che debba tenerti nascosta come se andassi dallo psicologo e avessi un problema mentale da non svelare a nessuno.
Nel passaparola negativo siamo tutti maestri ma perchè quello positivo è così pieno di ostacoli?
Se alimentassimo il passaparola positivo forse riusciremmo a contribuire alla crescita ed allo sviluppo di idee brillanti (non solo le mie 😉 ) e utili alla comunità facendo conoscere soluzioni a problemi quotidiani che spesso restano irrisolti per mancanza di conoscenza.
Voi che ne pensate?